lunedì 27 gennaio 2014

I giorni della memoria

È inutile ricordare dei semplici fatti se non si capisce il perché di quei fatti. Nel bailamme di discorsi retorici e di filmetti che rievocano i campi di sterminio degli ebrei, non si dice mai che lo sterminio nazista fu solo l'ultima manifestazione di un antisemitismo che è sempre stato coltivato dai cristiani. Potremmo dire che la responsabilità ultima è proprio dei Vangeli, dove, al momento della condanna, Ponzio Pilato si lava le mani e dice al popolo ebraico: "Non sono responsabile di questo sangue; vedetevela voi!" E il popolo risponde: "Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli!" (Matteo 27, 25). E poi c'è la parabola dei "vignaioli perfidi", dove Gesù stesso parla del solito Dio-Padrone, che un giorno "farà morire miseramente quei malvagi", ossia i vignaioli che non solo avevano bastonato i servi inviati dal Padrone ma ne avevano anche ucciso "il figlio", "l'erede". Matteo commenta: "Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro..." (Mt 21, 45; Mc 12, 1-12; Lc 20, 9-19).
Sono questi brani che fomentarono l'odio anti-ebraico dei cristiani e di molti Padri della Chiesa, e li portarono a intraprendere, quando andava bene, la conversione forzata degli ebrei e, quando andava male, il loro sterminio attraverso i numerosi pogrom che andarono avanti dalle origini del cristianesimo fino ad Hitler.
Ciò che non si perdonava agli ebrei era non solo l'uccisione di Gesù, ma anche il non averlo voluto riconoscere come Messia.
La colpa è dunque dei Vangeli e dei cristiani, i quali o se ne stettero zitti mentre gli ebrei dei vari paesi europei venivano portati via o collaborarono a catturarli. In Italia, per esempio, non un cristiano alzò la voce quando furono promulgate le leggi razziali. E la Chiesa, sempre pronta a difendere i feti, si guardò bene dal protestare e non aprì bocca mentre gli ebrei venivano deportati. In realtà, con il nazismo, si realizzava l'antico progetto dei Padri della Chiesa di sopprimere tutti gli ebrei.
Il Papa polacco aveva fatto qualche timido accenno alle responsabilità dei cristiani nello sterminio degli ebrei. Ma poi con il Papa tedesco tutto è stato messo a tacere. E così se chiedi oggi ad un giovane perché tutto questo è avvenuto, non saprà rispondere o ti parlerà di un atto di follia di un solo individuo, Hitler.
Ebbene, in questi giorni di rievocazioni, non sento mai parlare delle responsabilità ultime della Shoah. Neppure in Israele si ha il coraggio di ammettere questa verità. Ma, se non si va al fondo di questo problema, non si può escludere un ritorno dell'antisemitismo, che cova sempre sotterraneamente sotto molti cristiani, e qualche nuovo pogrom.

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