venerdì 17 maggio 2013

L'ascolto dell'altro


Non so se avete notato che, nei dibattiti televisivi o nelle conversazioni private, tutti sentono talmente il bisogno di parlare e di esprimersi che non ascoltano veramente l'altro. Sono impazienti di dire la loro, e magari interrompono. Non ascoltano, non vogliono ascoltare.
Sì, perché ascoltare è difficile. Bisogna innanzitutto voler capire l'altro, e, per farlo, è necessario mettere da parte il proprio ego. Per quasi tutti è più importante aver ragione che ascoltare.
Raramente ascoltiamo, perché non riusciamo a mettere da parte il nostro io. Mentre l'altro parla, dovremmo lasciar perdere i nostri ragionamenti e le nostre opinioni. E invece continuiamo a macinare dentro di noi le obiezioni e le risposte. È una specie di gara a chi ha la meglio, a chi è superiore. A questo giunge la nostra competitività. Siamo sempre in lotta contro il prossimo.
Certo, dovremmo essere così obiettivi e così generosi da aver più interesse per l'altro che per noi stessi.
La meditazione insegna anche questo: a renderci conto del nostro atteggiamento e a cercare di uscire dal nostro piccolo mondo egoico per dare spazio agli altri.

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