sabato 12 dicembre 2009

Preti pedofili

Il papa si dichiara scosso e addolorato per l’ennesimo scandalo dei preti pedofili in Irlanda. Ma non può più far finta di cadere dalle nuvole. Dopo vicende analoghe negli USA e in Spagna, la pedofilia nei preti non può essere considerata casuale; in nessun altro gruppo sociale c’è un così gran numero di pervertiti. E il motivo non è difficile da capire. È legato al tipo di educazione che i sacerdoti ricevono nei seminari – un’educazione rigorosamente “omosessuale” – e soprattutto alla repressione sessuale che viene loro imposta.


La sessualità è elemento strutturale dell’essere umano e non può essere repressa senza gravi conseguenze sul piano psicologico. In sostanza, un prete rimane un essere infantile e deresponsabilizzato, che non conosce l’altro sesso, e che rivolge le proprie attenzioni alle persone che frequenta. E chi non ha la fortuna (o il coraggio) di farsi un’amante o un amante, non può che rivolgersi ai bambini.

Tutto nasce dunque dalla negazione di uno dei più fondamentali diritti degli esseri umani: il diritto alla sessualità. E, finché questo diritto non sarà riconosciuto ai preti, assisteremo a scandali del genere.

Che cosa farà il papa nei confronti di questi preti? Li scomunicherà o si limiterà a trasferirli da una sede all’altra come ha sempre fatto finora?

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