lunedì 12 marzo 2018

Recuperare la nostra vera natura


Non è vero che non possiamo avere un’esperienza della Realtà Ultima. Ce l’abbiamo in continuazione. Tutti i giorni. Quando andiamo a dormire.
Esistono tre stati fondamentali: lo stato di veglia del giorno, lo stato di sonno con sogni e lo stato di sonno senza sogni. È in quest’ultimo che ci immergiamo nella Realtà Ultima.
Quando ci svegliamo, ogni mattina o anche in un pisolino, possiamo al massimo ricordare qualche sogno, ma non che cosa è successo quando non sognavamo. Eppure, se ci sentiamo rinnovati, freschi, lucidi e pieni di calma e di energia, lo dobbiamo proprio all’immersione in  questo terzo stato: quello di sonno profondo.
Nel sonno senza sogni, ritroviamo il contatto con la Fonte, che non è però qualcosa di definibile o di comprensibile secondo le consuete modalità della nostra mente. Anzi, qui la mente è praticamente inattiva. Ma è proprio in questa inattività che possiamo immergerci nella consapevolezza originaria – una consapevolezza che non ha più oggetti specifici, di questo o di quello, ma del substrato stesso, una consapevolezza che è al di fuori del tempo e dello spazio. È il substrato o la Fonte che ritrova se stessa, donandoci al risveglio un riflesso della sua energia, della sua gioia e della sua luminosità.
Lo stesso avviene anche negli intervalli fra due attività mentali, per esempio tra due pensieri, Poiché la coscienza normale ha una struttura discontinua, ci sono sempre brevi intervalli tra atti mentali, per esempio. quando un pensiero è finito e il successivo non è ancora incominciato. Ebbene, lì siamo a contatto con il substrato, che è puro vuoto sostanziato di consapevolezza.
Se non avessimo questi contatti, moriremmo in breve tempo.
Nel sonno profondo e in tali intervalli, recuperiamo la nostra vera natura, la nostra origine, che più che uno stato è un non-stato, più che un’esperienza è una non-esperienza. Essendo una non-esperienza, non possiamo ricordare nulla. Ma ne ricaviamo quel bagno purificatore in un’energia che poi dilapideremo nelle attività della giornata e della mente.
Nel sonno senza sogni ritroviamo il fondamento di tutti gli stati, quel Soggetto che invano di giorno cerchiamo con la mente, quel vuoto sostanziato di consapevolezza che è l’origine di tutto.
Ecco la meditazione naturale alla portata di tutti.
Provate a verificare.

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