sabato 30 ottobre 2010

Sottili piaceri

Dice Chogyal Namkhai Norbu: "Non si può realizzare l'illuminazione cercando di ottenerla nello sforzo; essa si presenta spontaneamente quando si rimane nello stato naturale, senza cercare nulla".


Molti credono che l'illuminazione sia un'esplosione estatica; ma non esistono solo le grandi felicità, i picchi di gioia: esistono anche momenti di sollievo, di riposo, di quiete - momenti che donano momenti di un piacere meno grossolano e più sottile. Io li chiamo "piccole illuminazioni" e sono qualcosa di più spirituale dei momenti di felicità intesi comunemente. Si tratta appunto di esperienze di liberazione dal peso del mondo, piccoli assaggi di una dimensione spirituale che non è più legata al fare e allo sforzo. Sono la trama che traspare quando si esce dal desiderio in quanto appropriazione di qualcosa, fosse pura la felicità. Ecco perché non è per niente consigliabile una ricerca accanita della felicità: ci sarebbe già uno sforzo che la contrasterebbe. Per cercare la vera felicità è più importante lasciar andare, lasciar essere, che sforzarsi.

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