giovedì 9 settembre 2010

Atei per rispetto

Ci sono persone che si dichiarano atee proprio per il rispetto che hanno verso Dio, ovvero verso un'immagine idealizzata di Dio. Accorgendosi infatti di come è fatto male il mondo e delle leggi violente e spietate che lo governano, concludono che non può essere stato creato da un Dio che è perfezione, bontà ed amore; tutt'al più può essere stato creato da un apprendista stregone, da un artefice poco intelligente, confusionario e rozzo.


Nell'antichità, proprio da queste considerazioni, era nata l' "eresia gnostica", che distingueva appunto tra un Dio supremo ma lontano ed un Demiurgo più vicino ma degenerato - il nostro Dio, quello che viene adorato ignorantemente nelle varie religioni.

In realtà, non si tratta tanto di un'eresia, quanto di una constatazione di chi guarda la realtà non in base a fedi o idee preconcette, ma direttamente. Questa constatazione è talmente vera che nelle varie religioni si è dovuto inventare il concetto di un "peccato originale" o di una "caduta". E così si è giunti a dire che l'uomo e l'universo sono degenerati. In altri termini, si è ributtata la colpa sulle spalle dell'uomo: furono Adamo ed Eva - capite? - che con la loro colpa fecero decadere il mondo.

Si noti dunque a quali arzigoli può arrivare la mente umana pur di arrivare a salvare l'idea di un Dio perfetto.

Che cos'è Dio, ossia il mito di Dio, se non la separazione fra bene e male in un unico Essere, che ovviamente conserva solo il primo dei due termini? Il mito di Dio è che il bene possa essere separato dal male. Ma è possibile fare una medaglia con un'unica faccia? E non è meglio eliminare del tutto l'idea di un Creatore?

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