Il 20 marzo è stato proclamato dall’Onu
Giornata mondiale della felicità.
La ricerca della felicità, se rettamente
intesa, rientra nella cultura della meditazione. In effetti, se si esaminano i
veri suggerimenti dati dalla psicologia, dalla filosofia e dalla spiritualità,
uno dei primi requisiti è meditare ogni giorno per alcuni minuti: rilassare i
muscoli, chiudere gli occhi, seguire il respiro, lasciar andare i pensieri.
Tra gli altri suggerimenti troviamo:
1)
Cercare
momenti per non far nulla, in modo da potersi rilassare e riflettere.
2)
Circondarsi
di persone affini.
3)
Trovare
un posto dove ci si trova a proprio agio e si è tranquilli.
4)
Trovare
momenti di solitudine, per stare con se stessi.
5)
Sdrammatizzare,
esercitare l’umorismo.
6)
Esprimere
la propria creatività attraverso l’arte o gli hobby.
7)
Imparare
a perdonarsi.
8)
Sorridere
sia interiormente sia alla gente.
9)
Trovare
motivi di gratitudine per le piccole gioie dell’esistenza e anche per gli
insuccessi, che sono scuola di vita.
10)
Non
smettere di fare progetti concreti.
11)
Dedicarsi
alla ricerca del senso della vita.
12)
Gratificarsi
con piccole ricompense. Festeggiare i successi.
13)
Muoversi,
fare ginnastica, camminare.
14)
Immergersi
ogni tanto nella natura.
15)
Imparare
sempre qualcosa di nuovo.
16)
Non
essere duri con se stessi.
17)
Essere
gentili con se stessi e con gli altri.
18)
Cambiare
le cose che non ci piacciono o che ci ostacolano.
19)
Mettersi
alla prova, non rimandare.
20)
Stare
più tempo nel presente, anziché nel passato (con la memoria) e nel futuro (con
le fantasticherie).
21)
Non
dare la colpa agli altri per i propri insuccessi. Analizzare la propria
responsabilità.
22)
Non
autocommiserarsi.
23)
Avere
una propria spiritualità, una propria filosofia.
24)
Non
essere ossessionati dalla felicità. I periodi di infelicità sono inevitabili,
ma passano come ogni altra cosa.
25)
Trovare
la tranquillità dell’animo come fondamento di una vita soddisfacente.
Queste sono indicazioni per una felicità
spicciola, quotidiana, sempre variabile. Ma esiste anche la possibilità di
trovare uno stato di soddisfazione che sia al di là delle dinamiche
dialettiche.
Qui occorre la meditazione più avanzata.