mercoledì 28 ottobre 2015

Religioni ed autoritarismo

Qualcuno se la prende quando attacco la Chiesa. Ma questo blog vuole proprio ragionare su che cosa sia la religione, e quindi c’è una parte di critica verso le religioni attuali, che sono molto simili a centri di potere o a partiti.
Prendiamo il caso delle recenti elezioni in Polonia, dove ha vinto la destra più retriva, nazionalistica e antieuropea. Nei programmi dei vincitori c’è una forte componente religiosa: divieto assoluto di aborto, di unioni civili e gay e rafforzamento dell’insegnamento confessionale nelle scuole.
La Chiesa esulta, dimostrando la sua naturale alleanza con le forze più conservatrici e reazionarie, cosa che succede anche in Italia e in tutto il mondo.
In effetti, non esiste una religione progressista. Le religioni amano le dittature, i dogmi immutabili, il tradizionalismo, l’autoritarismo, il conservatorismo e fanno di tutto per mantenere i popoli nell’ignoranza e nella sottomissione.
La Chiesa ha scomunicato il comunismo, ma non ha mai condannato un regime fascista. Anzi, in Italia, fu proprio il fascismo a far rientrare in gioco il papato (con il Concordato) dopo la storica presa di Roma.
Non c’è solo il cristianesimo ad amare i regimi autoritari; ci sono anche l’islam, il giudaismo e l’induismo. Lo Stato autoritario protegge la religione e la religione appoggia e legittima la dittatura. È una vecchia storia che si ripete uguale nei secoli.
Ed è per questo che il mondo fa tanta fatica ad andare avanti e a rinnovarsi, e che ripiomba continuamente in un passato barbarico e tenebroso. Le forze della reazione hanno sempre l’appoggio della religione.
Le religioni tradizionaliste vogliono asservire l’uomo, sia a se stesse sia allo Stato che le protegge e le finanzia. Sono insomma strumenti di potere creati da gruppi di uomini che a questo mirano.

Quanto a Dio, lui-lei non sa niente di religioni.

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