I riflessi in
uno specchio possono essere i più vari: gli oggetti, le cose, le persone e gli
eventi i più diversi… praticamente tutti.
Ma lo specchio
non ha niente a che fare con i riflessi: resta distaccato.
Questo
distacco è ciò che dovremo adottare, anche perché (incredibile a dirsi) noi
siamo spesso attaccati a finti oggetti di piacere… in realtà a schemi di dolore
da cui non ci emancipiamo mai.
L’unico modo
per superare questi schemi inconsapevoli di sofferenza è diventarne
consapevoli.
Sono il nostro
passato, la nostra eredità negativa – che si riflette ancora oggi.
Noi
continuiamo a ripercorrerli e ad identificarci con essi, ricascando nei vecchi
vizi.
Dobbiamo
invece disidentificarci e ricordarci che si tratta di abitudini, di riflessi
appunto, mentre la nostra realtà più profonda resta quella dello specchio.
Non dobbiamo
essere schiavi del passato, ripetendo schemi, comportamenti e reazioni che alla
fine ci fanno soffrire.
Come?
Abbiamo un
potere: essere presenti qui e ora, senza eredità vecchie, senza
condizionamenti.
Abbiamo una
precisa responsabilità per ciò che siamo in questo momento.
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