Se non riesci
a spegnare la mente a volontà, sarà la mente a spegnerti quando vuole. E allora
non farai che ripetere esperienze artificiali.
In questo
stesso momento, percepisci la pace del tuo fondamento, del tuo stato
fondamentale; percepisci la pace del puro essere che è in te.
Se non ci
riesci è perché la tua mente è arroventata e perché è lei che conduce te, e non
viceversa.
Come rimedio,
cerca di osservare la mente o comunque te stesso mentre pensi. Questo
spostamento da una posizione all’altra crea un piccolo spazio, un cuneo, un’apertura,
un momento di requie, che può essere reiterato e dilatato.
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