Dobbiamo
metterci in testa che non siamo soltanto un io monolitico, ma un campo
autoconsapevole dell’essere che ha una propria responsabilità. E dobbiamo curare questo campo al meglio,
facendo in modo che sia in buono stato, che sia ben coltivato e che non sia
inquinato da pensieri e sentimenti negativi.
Questi non
solo inquinano noi stessi, ma anche la psiche umana collettiva.
Infatti, l’infelicità,
il disagio, la sofferenza e l’inconsapevolezza sono negatività altamente
contagiose. Fanno star male non solo noi ma anche coloro che ci circondano.
Dobbiamo
dunque curare questo campo con grande attenzione, cioè con consapevolezza.
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