sabato 31 ottobre 2015

Il muro della contemplazione

Quando parliamo di sé, di fondamento, di essere o di stato originale, a causa del nostro intellettualismo complichiamo le cose, le rendiamo astratte.
Diciamolo in maniera più semplice. Dentro ciascuno di noi, si trova una persona nascosta che non è legata né allo spaziotempo, né alle contingenze attuali, né alle nostre vicissitudini, né ai nostri pensieri, né alle nostre intricate trappole mentali. Ma solo alla nostra presenza, alla nostra consapevolezza.
C’è come un muro che ci separa da questa persona, un muro fatto di idee, di desideri, di possessi, di opinioni, di giudizi, di paure e di odi ed amori.
Ebbene, se ci sediamo in silenzio e cerchiamo di calmare la mente, possiamo far cadere questo muro di separazione ed accedere al cortile interno, al giardino segreto, al cuore della nostra stessa casa, al di fuori della confusione e del rumore abituali.
Forse non otterremo molto di più di un po’ di quiete. Ma, a forza di quiete, giorno dopo giorno, potremo avvicinarci a quella Grande Pace che sta al cuore dell’Universo.


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