sabato 21 febbraio 2015

Viaggiatori dello spazio

Il fisico Stephen Hawkin afferma che l’unica speranza di salvezza per l’umanità è colonizzare qualche altro pianeta. Se infatti stabilissimo colonie in altri pianeti, quando l’umanità si distruggerà  per epidemie, armi di istruzione di massa o crisi ecologica - qualcuno potrà continuare a vivere.
In effetti, per chi conosca l’uomo e rifletta un po’, è difficile credere che questa umanità abbia un futuro. Il  problema è l’aggressività che è nel nostro DNA e che non riusciamo a far diminuire. Siamo come le formiche rosse che prima distruggono tutte le altre specie di formiche e poi distruggono se stesse.
Nessuno riesca a fermare questo istinto auto-distruttivo. Nessuna religione, nessuna scienza, nessuna psicologia è mai riuscita a cambiare l’uomo. L’uomo deve continuare a combattere, e, anche quando non ha un vero motivo per farlo, se lo inventa. Tutte queste crisi politiche, tutte queste guerre, da dove nascono, se non da un’aggressività naturale, se non da un desiderio di conquista, di predominio, che non hanno una vera ragione di esistere? Potremmo vivere pacificamente, perché ci sono risorse per tutti… ma noi dobbiamo farci la guerra. Non possiamo fermarci. Siamo spinti da una libidine di potere, da un impulso che non è inferiore a quello sessuale.
Oltretutto, la guerra è dappertutto nelle nostre società, nella competizione, nella lotta politica, nella guerra dei ricchi contro i poveri, nello sport – e perfino dentro noi stessi. Siamo tutti in guerra, sempre e comunque. Ecco l’uomo è esattamente questo: un animale che ha guerra nel sangue.
La stragrande maggioranza delle guerre storiche e di quelle attuali aveva motivazioni ideologiche, cioè mentali, non obiettive. Noi ci facciamo la guerra perché ne abbiamo bisogno, un bisogno fisico. Quando non c’è una guerra, incominciamo a star male e a covare guerre intestine.
Quello che Hawkin non vede è che, anche se ci trasferissimo in altri pianeti, niente ci impedirebbe di continuare a combatterci anche lì. Perché nessuno può cambiare il DNA natura dell’uomo. Anche su Marte ci faremmo la guerra.

È dunque evidente che ciò di cui c’è veramente bisogno non è trovare altri pianeti e nuove ideologie, ma cambiare nel profondo la natura umana. O si cambia o si muore.

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