Quanto ci dà fastidio che la natura non segua
regole logiche, che per esempio la primavera non si affermi una volta per tutte
e che abbia ritorni di inverno. Vorremmo che tutto rientrasse nella regole
della ragione, che non ci fossero contraddizioni, che non ci fossero ambiguità,
che ogni processo fosse chiaro e definito, che il bene trionfasse sempre sul
male e che la pace e la giustizia vincessero definitivamente.
Ma realtà è fatta su altre basi di quelle
razionali, non ha significati e svolgimenti univoci. È rozza, imprecisa,
violenta, contraddittoria, spietata e può distruggere in un attimo qualunque
ordinata costruzione.
Vorremmo che la natura fosse etica e
rispettasse i più deboli. Ma non è così: i deboli vengono sconfitti e divorati
dai più forti. E anche questa è una logica, ma non quella che vorremmo. Nella
realtà l’individuo conta per quel tanto che serve alla riproduzione della
specie; poi viene distrutto con indifferenza.
Vorremmo che l’amore fosse un discorso ordinato
e morale, e invece sgretola famiglie e individui. Vorremmo che il sesso fosse
meno primitivo, che rientrasse nelle regole della buona creanza. E invece se ne
frega.
Insomma, questo ci dice che il mondo è stato
creato con regole che sono ben diverse dalle nostre. Dio è un selvaggio.
Nessun commento:
Posta un commento