domenica 15 febbraio 2015

Conoscere oltre la mente

Anche nella tradizione platonica, e quindi in quella cristiana, esiste l’idea che il raccoglimento e la concentrazione siano i mezzi per scoprire che cosa ci sia al fondo dell’anima. Infatti è solo nell’anima placata, in cui le passioni e il corpo sono calmi, che si riesce a vedere chiaramente.
Ma questo non basta, perché si può giungere ad una scissione fra corpo e anima – una via codificata da Cartesio: “Penso dunque sono”.
L’Oriente aggiunge che bisogna far tacere anche la mente disgiuntiva e discriminante che, con le sue funzioni,  presenta all’anima un mondo già incasellato e interpretato. Nel momento in cui faccio il vuoto di queste funzioni, mi si presenta un mondo nuovo, ancora tutto da decifrare.

Questa è la meditazione: “Non pietrifico in concetti, dunque posso veramente conoscere”.

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