Anche nella tradizione platonica, e quindi in
quella cristiana, esiste l’idea che il raccoglimento e la concentrazione siano
i mezzi per scoprire che cosa ci sia al fondo dell’anima. Infatti è solo
nell’anima placata, in cui le passioni e il corpo sono calmi, che si riesce a
vedere chiaramente.
Ma questo non basta, perché si può giungere ad
una scissione fra corpo e anima – una via codificata da Cartesio: “Penso dunque
sono”.
L’Oriente aggiunge che bisogna far tacere anche
la mente disgiuntiva e discriminante che, con le sue funzioni, presenta all’anima un mondo già incasellato e
interpretato. Nel momento in cui faccio il vuoto di queste funzioni, mi si
presenta un mondo nuovo, ancora tutto da decifrare.
Questa è la meditazione: “Non pietrifico in
concetti, dunque posso veramente conoscere”.
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