Dio è in sostanza il mito del bene assoluto,
separato dal male, la convinzione non razionale che alla fine il bene trionferà
e cancellerà il male. Naturalmente, questo tipo di ottimismo non è basato su
niente di logico, su nessuna prova, anzi nasce dall’evidenza del contrario: che
il male è onnipresente e che tutte le esistenze terminano con il male della
morte. Quindi si basa sull’idea che in qualche modo bene e male siano
separabili, che il bene possa esistere e abbia un senso senza il male, che la
luce abbia un senso senza il buio.
La fede è sempre qualcosa che si oppone
all’evidenza. È uno sforzo della volontà o una difesa inconscia che nasce per
contrastare una realtà evidente che vorremmo cambiare. Ma, proprio per questo,
è continuamente minacciata dall’evidenza che nega. In termini psicoanalitici è
minacciata dal ritorno del rimosso.
È per rintuzzare questa minaccia che è
necessario instaurare un rito (la messa, la preghiera, la protezione del santo,
la benedizione, ecc.) che deve essere ripetuto in modo ossessivo, tutti i giorni,
magari più volte al giorno.
Il credente sente che, se salta il rituale, può
essere travolto in maniera rovinosa dalla paura che ha rimosso, come se avesse
tolto il coperchio al vaso di Pandora. Ma, anche se esegue il rituale, c’è
continuamente il rischio di una fuoriuscita, di un male che spunta fuori
comunque. Ed è così che nasce la fede nel Demonio, che è poi in sostanza
l’anti-Dio, ossia l’immagine rovesciata del Dio del bene. Il Dio del male,
Satana, salta fuori proprio perché si è voluto separare il bene dal male.
Quanto più si crede ad un Dio del solo
bene, tanto più salterà fuori un Dio del solo
male, inspiegabile e incontrollabile.
Paradossalmente – ma non troppo per la
psicologia del profondo – la fede in Dio rafforza la fede nel Demonio. Manca
infatti la consapevolezza del collegamento tra i due, del fatto che l’uno sia
la controparte dell’altro.
La lotta dei santi contro il Demonio non è che
la lotta che ogni credente in un Dio del solo
bene deve ingaggiare per scacciare da sé la consapevolezza della parte negativa
di Dio.
Eppure, perfino nella Bibbia, si chiarisce che
Satana è al servizio di Dio, anzi è l’avvocato di Dio.
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