La parola “anima “ viene da anemos, “vento”, perché instabile e
irrequieta come il vento. In effetti, come diceva Plotino, l’anima è “un potere
senza pace”.
La mobilità dell’anima si esprime nella sua
disponibilità a trovare molteplici significati alle cose, a non esaurirsi in
significati solidi e irrigiditi.
Il senso originale delle parole non si esplicita
mai in un senso rigido all’interno della contrapposizione soggetto-oggetto.
Soggetto e oggetto non stanno l’uno contro l’altro, ma sono fin dall’origine
coappartenenti.
Esistere non significa soltanto essere, ma
trarsi fuori (ek-sistere) dall’essere attraverso l’interrogazione, la ricerca
di senso. L’uomo vive contemporaneamente nel mondo e fuori dal mondo: questa è
la sua natura.
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