Ci illudiamo che le cose possano essere o non essere: questo è, quello non è;
questo era, questo non è più…
Ma come potrebbero le cose passare dall’essere
al non essere o dal nulla all’essere, e viceversa, se non contenessero già in
partenza - e quindi sempre - entrambi
gli stati.
Niente è definitivo, niente è assoluto. Ognuno è qualcosa, ma non è tante altre cose.
Nella vita non siamo mai completamente vivi;
nella morte non siamo mai completamente morti. Nell’essere non siamo mai completamente; nel non essere
siamo anche essere.
Siamo in uno stato intermedio (bardo) che
partecipa di entrambi gli stati contrapposti. Ciò che li distingue e li separa
artificialmente è la mente che li identifica, non avendo la capacità di vedere
l’insieme.
Nessun commento:
Posta un commento