C’è un altro modo di pensare oltre a quello che
divide, contrappone e definisce. È passare dalla cosa ai suoi richiami.
L’oggetto della meditazione non è ciò che si
pensa, ma ciò per cui e da cui si pensa, è ricollegarsi alla fonte del
pensiero.
Però, per raggiungere questa regione
inesplorata è necessario volgere lo sguardo indietro, compiere il cammino
inverso rispetto all’abituale modo di pensare.
Né si può passare da un io che produce pensieri
ad un io che li osserva. Bisogna in realtà abitare il pensare.
Installarsi nel pensiero, essere pensiero. Né
soggetto che pensa, né oggetto che è pensato.
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