Certo, arriva il momento in cui l’individuo
maturo scorge la necessità di sacrificare il piccolo io a favore di un
più ampio sé. Ma ciò può avvenire solo se l’io stesso compie un processo di
introspezione e di contemplazione, ossia se riesce a vedere il proprio ego in
rapporto al Tutto. Se non fa questa operazione, resta immerso nel contingente,
senza riuscir ad allargare i propri limiti. Perché, se non è possibile dire
l’Origine da cui ha avuto luogo l’io con il suo linguaggio, è però possibile
far tacere il linguaggio, affinché l’Origine si dica, si presenti.
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