Noi crediamo che per essere felici dobbiamo
eliminare l’infelicità. Niente di più sbagliato.
Non capiamo che la felicità può emergere solo
sullo sfondo dell’infelicità, della sofferenza.
È perché siamo stati infelici che possiamo
apprezzare questo momento di felicità.
L’importante, dunque, è dimorare nel momento
presente – e apprezzarlo. Questa è la felicità: qualcosa di un attimo, nel
presente. Un attimo dopo… non sappiamo.
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