Se la parola “anima” viene dal greco anemos che significa “vento”, la parola
“respiro”viene dal latino spirare,
che significa “soffiare”. Fin dall’etimologia, dunque, si stabilisce un
rapporto tra l’anima e il respiro e si precisa che la natura di entrambi non è
qualcosa di fisso, ma qualcosa di variabile e di mobile. Non a caso, nel
Vangelo di Giovanni si paragona lo spirito al vento “che soffia dove vuole e ne
senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va…”
Per la stessa ragione, in meditazione, la prima
pratica che si impara è seguire il respiro. C’è un intero discorso del Buddha,
il Satipatthana Sutta, in cui si
descrive questo esercizio. Per prima cosa bisogna rendersi conto che il ritmo
del respiro è molto variabile e dipende spesso dai nostri stessi d’animo. Se
siamo tesi, stressati o arrabbiati, il respiro sarà più veloce e contratto. Se
siamo tranquilli, sarà più calmo, lento, disteso e naturale. Conoscere il
respiro significa perciò conoscere la nostra mente.
Se ci sediamo in meditazione per calmare il
respiro, acquieteremo anche i nostri stati d’animo, che potranno diventare più
calmi e sereni. Calmare il respiro è calmare la mente. E può essere fatto in
ogni momento della giornata, con benefici fisici e psichici.
Ma una seconda funzione di questa pratica del
seguire il respiro è acuire l’attenzione al presente. Noi infatti tendiamo a
divagare, a distrarci: i nostri pensieri si perdono spesso nel passato e nel
futuro; e quindi non sono mai presenti. Il respiro invece non è mai né del
passato né del futuro, ma è sempre il respiro di questo attimo.
Seguire il respiro ci permette perciò di essere
più presenti e più consapevoli. E da questa attenzione, da questa
concentrazione, nascono chiarezza e pace – due obiettivi non da poco.
Quando moriamo, quando “spiriamo”, è proprio la
fine della vita che conosciamo. Nel coma, il nostro respiro assume un ritmo che
è caratteristico, rapido e contratto. L’organismo e l’anima hanno una fame
d’aria che non riescono a placare.
Finché possiamo respirare, dunque, posiamo la mente su
un bel respiro, calmo e naturale – e godiamoci la fortuna di poterlo fare.
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