L’io? La nevrosi dell’essere.
Dopo essersi ristretto in un io, l’essere
conosce l’attaccamento e la paura. Come se potesse perdersi. Come se il mare,
dopo essersi ristretto in una goccia, avesse paura di perdersi. Ma si è perso,
ha smarrito se stesso proprio perché si è ristretto.
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