Nella preghiera ci rivolgiamo – crediamo di
rivolgerci – ad un Altro.
Nella meditazione ci rivolgiamo al sé.
Di fatto, anche la preghiera mette in azione un
processo di meditazione, a livello più rozzo. Perché l’Altro è solo un’idea
della mente che poi rimanda al sé. Il processo è così più contorto e meno
efficace. Anziché colpire direttamente il boccino, si colpisce una palla che
colpisca il boccino.
E il boccino è la Fonte del potere che non è né
fuori né dentro (perché "dentro" e "fuori" sono solo concetti umani).
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