Sembra incredibile: viviamo tutta la vita con
qualcuno, ma rimane per noi in gran parte estraneo. Non siamo indotti ad
approfondire la sua conoscenza.
Se si trattasse di una persona con cui viviamo,
sarebbe veramente strano, una situazione paradossale. Ma se scopriamo che
questa persona sia noi stessi, allora stiamo descrivendo la condizione
dell’umanità – una condizione di alienazione.
Il primo compito della meditazione è proprio
questo: puntare l’attenzione su questo senso di estraneità e cercare di
risolvere il problema.
Oltretutto, conoscere questo se stesso estraneo
è la premessa indispensabile per capire anche gli altri.
Si tratta di accendere una luce, nel buio in
cui viviamo, e di indirizzarla verso la nostra stessa mente.
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