Per noi occidentali è difficile capire concetti
orientali come insostanzialità o vacuità. Ci sembrano concetti negativi, se non
nichilisti.
Ma per comprendere, per esempio, l’importanza –
e l’insostituibile utilità – della vacuità, citerò una frase del Tao Te Ching:
“Noi con
l’argilla fabbrichiamo un vaso,
ma è il
vuoto all’interno che ci permette
di dare
al vaso la sua funzione”.
È il vuoto che sta al fondamento delle cose,
che permette il loro funzionamento, la loro utilità. Che cosa ve ne fareste di
un bicchiere pieno?
Non è un caso che dalle particelle più piccole
ai pianeti e alle stelle ci sia tanto vuoto. È quel vuoto che fa essere le cose
così come sono. Al momento della nascita del cosmo, fu il vuoto a interporsi e
a frammentare la compatta unità del tutto. E da lì, dall’azione del vuoto,
nacquero tutte le cose, anche quelle che vi sembrano piene.
Diceva Leonardo da Vinci: “Tra le grandi cose che debbono fra noi trovarsi, l’essere del nulla è
la massima”.
E una massima zen recita. “Anche una buona cosa non è altrettanto buona del nulla”.
Tutto funziona in base al vuoto o al nulla. Non
è negli intervalli tra le note che risiede la musica? Provate a toglierli e
vedrete.
Nella matematica, è lo zero che potenzia
enormemente i numeri – e non a caso fu inventato in India. Preferiste un euro o
diecimila euro? Eppure la differenza sta solo in tre zeri. Dite ancora che gli
zeri non contano nulla?
La discontinuità, basata sul vuoto, è presente
anche nel ritmo vita-morte e in tutti i ritmi del mondo. Se non ci fosse il
vuoto, cioè il nulla, non ci sarebbe nemmeno la vita.
Il vuoto è la matrice della vita. Se non ci
fosse la vuota matrice della femmina, come potrebbero nascere i bambini?
E il tempo? Se non ci fosse una discontinuità
tra gli istanti, come potrebbe procedere?
Anche i nostri pensieri e le nostre emozioni
funzionano sulla discontinuità, che è un nulla o un silenzio. Ecco perché è
importante meditare sul vuoto – per esempio tra due pensieri. Lì sta il
fondamento del tutto.
"Dio ha creato ogni cosa dal nulla.
Ma il nulla traspare"
Paul Valéry
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