"Il più piccolo dei felini è una capolavoro della
natura" scriveva Leonardo da Vinci riferendosi al gatto. In realtà, quasi
tutti gli animali sono organismi perfetti: lo squalo, il cefalo, il cavallo, il
ragno, il gabbiano, le formiche, ecc. Ognuno svolge perfettamente il suo
compito, ognuno è soddisfatto di ciò che è, ognuno è una meraviglia della
natura. Tutti, tranne l'uomo. L'uomo non è soddisfatto, ha desideri che
superano le sue possibilità, ha comportamenti del tutto innaturali, è in parte
in preda all'istinto e in parte no. Come diceva Nietzsche, "l'uomo è
l'animale malato". È un animale che non si rassegna ad esserlo e che
sporge dai suoi stessi limiti. Un po' animale e un po' no. Ma proprio questa è
la sua grandezza. Non sappiamo quale sia il suo destino, non sappiamo a che
cosa darà origine, non sappiamo se durerà a lungo, non sappiamo se questa sua
eccedenza di senso sia un difetto che lo perderà. Però ci rendiamo conto che la
sua insoddisfazione non è solo una dannazione, ma un desiderio di trascendenza.
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