Indro Montanelli scriveva che "anche quando avremo messo a
posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della
coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole".
Questo è il punto: nessuna regola tiene se non si è sviluppata una coscienza
sociale - coscienza che sembra mancare a troppi italioti, cresciuti all'ombra
del moralismo piccolo-borgese della cultura cattolica, tutto incentrato sulla
sessualità.
Purtroppo, quando si crede
che Dio stia in cielo e non nella propria coscienza, nasce una società del
moralismo formale, esteriore, ipocrita. Ed è quello che è successo in Italia.
In questo paese ci è mancata la riforma protestante con il suo richiamo alla
responsabilità individuale. Dov'è finita la coscienza dei tanti farabutti che
considerano la politica solo un modo per arricchirsi? Certo, credono in un Dio
che li perdonerà con qualche Ave Maria. Molto comodo. Anche certi mafiosi sono
in tal senso cattolici,
Qualche straniero si è
anche domandato se negli italiani alberghi una vera e propria coscienza.
Qualcuno ce l'ha, ma si tratta di una minoranza. Urge introdurre nelle scuole
corsi di sviluppo della consapevolezza... al posto di quelli dannosi sulla
religione.
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