De-situarsi
In una intervista radiofonica di qualche tempo fa, Umberto
Galimberti diceva che le vacanze sono il periodo migliore per
"de-situarsi", ossia per interrompere le proprie abitudini e cercare
uscire dal ruolo che ci siamo attribuiti nella vita quotidiana. Noi questo lo
diciamo in continuazione, e consigliamo la pratica della meditazione per
"de-situarsi" non solo una volta l'anno, ma tutto l'anno, tutti i
giorni. È necessario riuscire a riconoscerci al di là dei ruoli che svolgiamo
abitualmente: quelli professionali, quelli sociali, quelli relazionali, quelli
culturali, quelli religiosi, e così via. Quanto più ci identifichiamo con
questi ruoli, tanto più ci alieniamo da noi stessi, diventiamo delle maschere,
dei pupazzi. Tutto ciò che diciamo e pensiamo deriva dal ruolo, non da ciò che
siamo veramente, e così perdiamo noi stessi.
Per ricuperare il
nostro sé originale, per ritrovare ciò che siamo veramente, al di là delle
maschere che la società ci impone o che ci imponiamo noi stessi, dobbiamo ogni
giorno ricordarci che c'è un'altra identità, più profonda e più autentica, al
di là di parole, immagini e concetti. E dobbiamo ritrovare il contatto con
essa.
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