Certe persone sono convinte che la grazia e le rivelazioni possano
scendere solo dall'alto, dal solito fantomatico Dio, ritenuto (erroneamente)
solo bene e solo amore. Ma potrebbe aspettare fino alla fine dei tempi, anche
perché una simile immagine di Dio è infondata e contraria alla realtà.
Io credo invece che la
grazia sia già scesa per tutti, con la differenza che non tutti ne sono
consapevoli. "Tutti gli uomini" diceva il mastro di zen Hakuin
"sono in essenza dei buddha".
Chi si aspetta la
grazia divina, ha un'idea pessimista degli uomini: crede che non possano
camminare con le proprie gambe. Se ci dobbiamo aspettare sempre un intervento
del divino, noi che cosa meditiamo a fare? Siamo soltanto esseri passivi.
Il Buddha era un uomo come
tutti gli altri che raggiunse da solo l'illuminazione: lui stesso lo ripeteva,
anche se i suoi seguaci ne hanno fatto un dio. E Lao-tzu? E i maestri del
Vedanta? E i maestri zen?
In realtà la scintilla
divina è già in tutti noi. E spetta a ciascuno di noi tirarla fuori.
Purtroppo le religioni
hanno fallito nel loro compito di migliorare l'uomo, proprio perché si
aspettano tutto dall’alto. Ancora oggi assistiamo a una lotta mortale fra
tradizioni religiose. E ci sono comunità guidate da maniaci sessuali, dediti
inoltre all'accumulo di denaro e di potere.
Alle religioni non
interessa creare uomini più consapevoli, ma creare masse di fedeli ubbidienti.
Questo vale tanto per le religioni tradizionali quanto per certi nuovi culti di
origine sincretista.
E comunque tutte le
religioni sono sincretiste. Lo stesso cristianesimo sarebbe nato se non avesse
messo insieme elementi del giudaismo, del paganesimo e delle religioni
ellenistiche?
Non è dall'alto che
viene la liberazione, l’ispirazione, l’intuizione Viene dal basso, viene dalla
nostra interiorità, viene dai nostri sforzi. E, comunque, alto e basso, come
diceva un antico motto ermetico, finiscono per coincidere. E sono tutti relativi.
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