Con il diffondersi di una cultura autoritaria e paternalistica, si
moltiplicano gli attacchi alle donne – all’autonomia delle donne. I giudici
hanno scoperto che si può dimezzare la pena a un uomo che ha ammazzato una
donna se questi si trovava in uno stato di turbamento emotivo, il che può
essere applicato a chiunque. Ma aumentano gli attacchi al diritto delle donne
ad abortire, ai matrimoni tra omosessuali e alle famiglie non convenzionali.
Tra poco si svolgerà un congresso a Verona sulla “famiglia tradizionale”,
che ribadirà le idee della destra estrema sulle donne, riassumibili in poche
parole: le donne devono stare a casa, devono essere sottomesse al maschio e non
possono abortire in nessun caso. Tutti d’accordo: fascisti e preti. Al
congresso di Verona, città che si è dichiarata libera da aborto, parteciperanno
membri autorevoli del governo, fra cui Fontana e Salvini.
La cosa più notevole è che tutte queste persone si dichiarano cattoliche
e si sentono spalleggiate dalla Chiesa.
In effetti, le religioni monoteiste, con il loro Dio “Padre”(“Padrone,”
“Signore”) e con il loro autoritarismo, sono all’avanguardia di questo
movimento reazionario. Per esempio, nell’America Latina, patria del Papa e di
tutte le dittature più violente, quasi dappertutto si punisce l’aborto. In
Honduras, patria del narcotraffico, si danno da tre a dieci anni per un aborto.
Recentemente, una donna violentata ha voluto abortire ed è finita in prigione
con le manette alle mani e ai piedi. In compenso, il suo violentatore è in libertà.
Ma anche altrove le religioni hanno scoperto che la donna è una
minaccia all’autorità. In Iran, una nota avvocatessa che ha sempre lottato per
i diritti umani, Nasrin Sotoudeh, è stata condannata a 38 anni di carcere e a
148 frustate.
L’attuale crociata contro la donna, guidata da uomini che si
dicono religiosi e credenti, è in realtà un crociata contro i diritti
fondamentali dell’individuo, contro la libertà di autodecisione. Si vuole una
società dove tutti siano sottomessi a chi comanda e non possano decidere in
autonomia. Si vuole una donna incatenata e velata, senza parole, senza libertà.
E di conseguenza anche gli uomini.
Attenti dunque per chi votate. C’è qualcuno che vuole servirsi
delle elezioni per togliervi ogni possibilità di scelta.
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