Noi crediamo che, comportandoci bene,
avremo un qualche ricompensa, in questo mondo o nell’aldilà. Ma nella natura
non troviamo nessun principio etico che ci garantisca un esito del genere. Anzi,
vediamo che tra gli esseri c’è una lotta continua per la sopravvivenza, il
forte ha la meglio sul debole e il grande mangia il piccolo. Dov’è la legge
morale nei processi evolutivi?
Non c’è. E, proprio perché non c’è, ci immaginiamo
un Dio etico che premi i giusti e punisca i violenti. Ma chi avrebbe creato
queste leggi della natura così spietate e indifferenti? Chi ha creato questa
guerra continua di tutti contro tutti, che pure è un principio di grande
vitalità?
Se osserviamo l’intero scenario senza
preferenze e senza giudizi, ci accorgeremo di come funziona. Tutti sono guidati
da un desiderio di sopravvivenza e di affermazione, costi quel che costi.
Il principio etico non esiste in natura:
esiste solo per l’uomo che osserva e ragiona.
E non è né un principio di sacrificio né
un principio di espansione illimitata: è una via di mezzo che deve essere utile
all’individuo.
Sta quindi a noi adottare questo
principio, aspettandoci un sano e lungo proseguimento della nostra vita.
In questo modo potremo completare quello
che non c’è e daremo una regola alla Forza selvaggia che ha creato il mondo.
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