La nostra civiltà sembra dedita all’ideale
del vivere bene e pienamente. E fin qui niente di male. Ma, per realizzare
questo ideale, le manca qualcosa di fondamentale: insegnare a morire bene.
L’arte di vivere bene, infatti, sembra
basarsi su una negazione della parte finale dell’esistenza: non si vuol vedere
che cosa succede, non si vuole affrontare il problema. Ma se si vuole vivere
pienamente, come si può negare una parte essenziale della vita?
Tutti abbiamo bisogno di una buona morte
per coronare una bella vita.
Chi combatte l’eutanasia, la “buona
morte”, combatte alla radice la possibilità di una buona vita.
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