giovedì 7 aprile 2016

Esercitare la pazienza

Un conto è praticare la pazienza nel senso che, quando proviamo un attacco di irritazione, fastidio, rabbia, insofferenza, ecc., ci imponiamo di sopportare la cosa. “Stringi i denti e resisti!”
Questa è la pazienza comune: la capacità di sopportare una situazione sgradevole tenendo i nervi a posto e non dando in escandescenze.
Ma l’obiettivo ultimo è un altro: non provare nemmeno un senso di irritazione.
Qui abbiamo compiuto il capolavoro. Avendo compreso l’intero meccanismo di azione-reazione, anticipiamo il senso di fastidio.

Di fatto, è il nostro senso dell’io che abbassa le difese. L’impazienza, la reazione nevrotica e l’insofferenza scompaiono quando scompare il senso dell’io, quando non pensiamo più a noi stessi.

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