mercoledì 27 aprile 2016

La diffusione della meditazione

La meditazione, pur avendo un’origine antica, è certamente la spiritualità del futuro.
Segnalo a questo proposito un articolo scritto da Irene Maria Scalise su Repubblica.it:


Che cosa vi si dice sostanzialmente? Che in tutto il mondo i centri di meditazione sono in espansione e quelli già presenti sono sempre esauriti. Dal Nepal alla Grecia, dalla Birmania alla Toscana, dalla Corea al Giappone, dalla Francia alla California, non si trova più un posto libero. In America i praticanti sono più di 18 milioni.
I corsi del dhamma, per lo più gratuiti, durano una decina di giorni e sono basati sul silenzio, sulla dieta e sullo yoga. Naturalmente bisogna tener chiusi telefoni e tablet. Lo scopo è infatti quello della disintossicazione psico-fisica.
La meditazione, si precisa, “elimina la sofferenza inutile della vita” cancellando le ansie sul futuro e i rimpianti per il passato. Producendo “una maggior consapevolezza degli automatismi” mentali, insegna, “tramite il respiro, a staccarsi dal flusso dei pensieri e a controllare le turbe.”



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