In meditazione, il problema non è
credere, ma percepire, esperire, fare esperienza.
Il che significa farsi una sensibilità
più acuta e una visione più profonda.
Bisogna sentire la vasta presenza
vuota che sta al centro dell’essere.
Non è Dio - il Dio della mente, delle
parole, dei concetti e delle teologie.
È ciò che lo precede.
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