sabato 2 aprile 2016

La necessità dell'individuo

Se all’inizio ci fosse un Essere trascendente, onnipotente e perfetto, l’esistenza e lo sviluppo degli individui sarebbero tutto sommato trascurabili e l’unica cosa veramente importante sarebbe il ritorno all’Origone – un’Origine che creerebbe gli esseri solo per il gusto di giudicarli.
Se invece l’individuo non fosse un essere contingente, ma uno sviluppo necessario all’evoluzione generale, allora il suo statuto ontologico cambierebbe: sarebbe ciò per cui l’universo esiste.
Le vecchie teologie mettono l’individuo al completo servizio del Creatore, dal quale dipende in tutto e per tutto, non riuscendo mai ad assumere un ruolo decisivo.
Una nuova teologia dovrebbe riscoprire il carattere necessario di ogni singolo essere, che non è il servo dell’Assoluto, ma una parte di esso, senza il quale neppure l’Assoluto esisterebbe.


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