Tutti noi crediamo di sapere chi siamo. È un fatto istintivo,
elementare. “Io sono questo!”
Ma ciò che crediamo di essere, la nostra
preziosa identità, non è tanto diversa dal personaggio di un romanzo: è per lo
più il prodotto dell’immaginazione.
Infatti, se provassimo a descrivere o a
raccontare ciò che siamo, chi siamo, ci renderemmo conto che attraverso parole
e concetti, viene fuori solo un’immagine – una delle tante – di noi stessi. Fra
ciò che sentiamo di essere e ciò che verrebbe raccontato ci sarebbe comunque
una grande differenza.
Anche la più accurata autobiografia non
è che un romanzo, non è che una sfaccettatura di un insieme che viviamo ma che
non riusciamo mai ad esprimere compiutamente.
Ciò che siamo lo sappiamo soltanto noi –
in realtà nemmeno noi. È una nostra idea, una delle tante.
Qualcosa ci sfugge sempre. Ed è
inevitabile che sia così, perché quell’identità è sempre una rappresentazione –
non qualcosa di reale.
Nessun commento:
Posta un commento