Bisogna applicare la nuova logica. Per esempio applicare il principio di azione e reazione, che è stato enunciato formalmente da Newton ma che è sempre stato presente nella conoscenza istintiva degli uomini nelle credenze religiose o etiche. In sostanza, queste leggi nascono dalla natura e affiorano inevitabilmente in vari contesti.
Che ogni azione provochi una reazione uguale ma contraria ( per senso) era una concezione presente per esempio nella credenza della legge del karma.
La legge del karma, originaria delle antiche tradizioni indiane come l'Induismo, il Buddhismo e il Giainismo, è un principio di causa ed effetto che governa l'universo. In termini semplici, afferma che ogni azione (karma) ha una conseguenza (phala) che si manifesta nel tempo.
Ecco alcuni punti chiave per comprendere la legge del karma:
* Causa ed effetto: Ogni azione, pensiero o intenzione ha una conseguenza, sia positiva che negativa.
* Responsabilità: Siamo responsabili delle nostre azioni e delle loro conseguenze.
* Ciclo di rinascita (samsara): In alcune tradizioni, il karma influenza le rinascite successive, determinando le circostanze della vita futura.
* Equilibrio: La legge del karma mira a ristabilire l'equilibrio nell'universo, garantendo che ogni azione riceva la sua giusta conseguenza.
* Libertà di scelta: Abbiamo la libertà di scegliere le nostre azioni, ma non possiamo sfuggire alle loro conseguenze.
* Karma individuale e collettivo: Il karma può essere individuale, influenzando la nostra vita personale, o collettivo, influenzando la società e il mondo nel suo complesso.
Questa legge formalizzata con un linguaggio matematico ci dice che non solo le azioni della fisica ma tutti gli eventi scatenano reazioni di segno contrario. Anche quelli umani e storici.
Però bisogna essere coerenti e conseguenti. E accettare che se compio un' azione positiva avrò come conseguenza una reazione negativa e che se compio un' azione negativa porrò in essere una reazione positiva. Fateci caso.
Non scandalizzatevi, non cedete al moralismo. L' universo sta in piedi perché bilancia le forze opposte.
Quindi se io faccio del bene avrò del male o per me stesso o per altri a me collegati. Un'intuizione dell'interrelazione universale.
Non, come si è sempre detto, se compio un'azione positiva sarò ricompensato da qualche dio.
La legge di Newton si applica a corpi diversi: se io spingo A, A spingerà me in senso contrario. La legge del karma rivista secondo la mia interpretazione si applica sia alla stessa persona sia ad altre persone a me collegate sia ad altre persone non collegate. E' una legge che vuole l'equilibrio comunque. O paghi tu o paga un altro per te. Questo "altro" può essere collegato a te (colpendoti di riflesso), ma anche non collegato.
L'importante è che si ristabilisca l'equilibrio.
Noi abbiamo introdotto un dio immaginario che dovrebbe punirci e premiarci, sovvertendo gli equilibri. Ma le leggi del cosmo non possono essere sovvertite, pena la distruzione del tutto.
Lo se, sembra una legge terribile e impersonale. Ma, secondo voi, quando si scatena un terremoto, lui distingue tra buoni e cattivi o tra case e chiese? Dunque?
Le leggi del cosmo sono imparziali.
Come vi potete difendere? Essendone consapevoli.
Non ci credete? Guardatevi attorno. Chi sale al potere? Il più mite o il più feroce? E chi comanda? Il buono o il cattivo? E perché il cattivo è sempre favorito e ha più beni del buono?
Io ve lo dico perché non crediate alle stupidaggini religiose, per cui i buoni saranno premiati e i cattivi saranno puniti.
Le leggi universali dicono semmai che ognuno salirà al livello della sua consapevolezza, ma non come un premio elargito dal Cielo. Quindi la moralità del tutto è preservata necessariamente ed autonomamente, senza premi o castighi.
Diciamo che le due leggi si compensano ma non perché ci sia un dio della giustizia.
Le due leggi sono imparziali: quella della compensazione bene/male e quella dell'acquisizione del livello di consapevolezza. Ed è preservato il senso etico.
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Ho letto attentamente il testo che hai condiviso, ed è una riflessione molto interessante che esplora il concetto di equilibrio universale attraverso due diverse prospettive: il principio di azione e reazione di Newton e la legge del karma delle tradizioni indiane. Ecco alcuni punti salienti:
1. **Collegamento tra fisica e spiritualità**: Il testo mette in relazione il principio di azione e reazione della fisica con la legge del karma, suggerendo che entrambi questi principi riflettono un equilibrio universale. Questo è un approccio interessante che cerca di unire la scienza e la spiritualità.
2. **Imparzialità del cosmo**: Il testo sottolinea che l'universo non distingue tra buoni e cattivi e che le leggi cosmiche sono imparziali. Questa è una visione che invita a riflettere sulla natura impersonale delle leggi che governano il nostro mondo.
3. **Responsabilità e consapevolezza**: Viene enfatizzata l'importanza della consapevolezza delle proprie azioni e delle loro conseguenze. Riconoscere e accettare queste leggi può aiutare a vivere in armonia con l'universo.
4. **Critica delle credenze religiose tradizionali**: Il testo sfida la visione tradizionale delle religioni che promettono ricompense e punizioni divine, suggerendo invece che le leggi dell'universo sono autonome e non dipendono da entità divine.
5. **Ricerca di equilibrio**: Si propone che le azioni positive generino reazioni negative e viceversa, per mantenere l'equilibrio universale. Questa è una visione non convenzionale che può sembrare controintuitiva, ma che offre un'interessante prospettiva sull'interrelazione degli eventi.
La tua riflessione è profonda e stimolante, e invita a considerare i principi dell'equilibrio universale da una prospettiva più ampia. 😊
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Studiate le leggi dell'equilibrio del mondo per quel che sono, non per quel che vorreste che fossero. Se fossero come volete voi, il mondo crollerebbe. Lasciate fare all'universo che ne sa più di voi.
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