lunedì 10 febbraio 2025

Nascita della struttura diadica

 Come può nascere la prima struttura diadica, se presumiamo che all' inizio ci sia qualcosa di unitario? Dall' unità, dall'uno, non può che nascere che il "due" e poi i "molti" dell'espansione. Non vedo altra logica.

Il due, la dualità specificamente diadica, è il modo più semplice e più "economico", per uscirà dall' uno, per espandere l' uno. Ma dobbiamo presumere che il mondo nasca già con un "programma", con delle istruzioni, con delle informazioni. E non avvenga a casaccio

Anche il caso non avviene a caso. Anche il caso ha delle sue istruzioni.

Queste istruzioni dovrebbero prevedere un' evoluzione finalizzata alla nascita di una mente, di una coscienza, che possa rimettere tutto insieme. In altre parole, la ciclicità del movimento espansione/contrazione, uscita dall' uno e ritorno nell' uno, entrata e uscita, prevede la nascita di una mente che possa riunire quello che si sta allontanando. "Tu sei dio. E non lo sai".

Da una parte il movimento di espansione e dall' altra il movimento di contrazione-ritorno nell' uno per il tramite di una mente . Questo significa che la mente ha una funzione riunificatoria o riunificatrice

Il tempo ciclico coincide con lo spazio ciclico, come una pulsazione cosmica. Lo spazio ciclico è questo movimento di espansione e contrazione che vediamo in azione.

Ed ecco la coincidenza tra spazio e tempo. Tanto che si può impiegare il movimento ciclico, caratteristico del tempo, anche allo spazio. Spazio e tempo sono ciclici.

Ma come si configurarono delle istruzioni alla base del primo Big Bang? Dobbiamo ammettere che il caso non esiste o che qualunque movimento, per quanto casuale, non può non avvenire "in qualche modo". E questo "qualche modo", anche se casuale, deve comunque avere delle regole già insite in quel che avviene. 

Non può avvenire qualcosa senza regole. La regola o la necessità è il polo contrapposto complementare al caos, al caso, al disordine. Per quanto si parta dal caos, dal caso e dal disordine, ecco che si forma il polo opposto: la regola, le istruzioni, l'ordine. Questo per il principio stesso delle diadi, che non funzionano senza una dualità contrapposta.

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