Anche se vorrete essere
buoni ad ogni costo, non volendo far del male a nessun essere vivente, non ce
la farete: dovrete sporcarvi le mani e uccidere. Infatti, anche se rinuncerete
alla carne e vi ciberete di soli semi, dovrete nutrirvi dei “figli” delle
piante o delle piante stesse o dei loro organi sessuali. Dunque, distruggerete
della vita.
Non c’è modo di uscire
da questa necessità: la vita deve nutrirsi di altra vita.
La Natura-Dio non è
buona come vorremmo noi. Anzi, è del tutto egoista: pensa a mandare avanti se
stessa con ogni mezzo.
Siamo noi che abbiamo
deciso che gli animali siano più importanti delle piante. Ma le piante non
sarebbero d’accordo. E che la Natura-Dio sia al di là dei nostri concetti di
bene e di male, lo dimostra il fatto che la nostra vita individuale, una volta
riprodotti, diventa inutile, tanto che può essere distrutta senza tanti
complimenti.
Questo non vuol dire
che la vita non abbia un’etica superiore, ma che non corrisponde affatto alla
nostra etica. In tal senso, noi siamo più compassionevoli di Dio.
Dio è un’energia
selvaggia che non è stata ancora domata e normalizzata. Il Dio delle religioni
è invece una creazione umana, che risponde ai bisogni di una protezione
illusoria.
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