venerdì 31 gennaio 2020

Ottenere le cose


Siamo convinti che, per ottenere qualcosa, sia necessario darsi da fare e conquistarselo. Ma esiste anche un'altra via, per così dire "femminile". Attrarre ciò che desideriamo senza chiederlo direttamente, ma attirandolo, propiziandolo. Anziché intervenire direttamente, lo propiziamo con un "vuoto interiore". "Questa è la legge di colui che nulla chiede" dice la Kausitaki Upanishad.
       Naturalmente, se vi si rompe la lavatrice, questo metodo non sarà il più efficace (lo sarebbe attraverso giri complicati), ma nel campo degli eventi umani e dei rapporti interpersonali, è tutto un altro discorso. Infatti, ognuno di noi nasce per riempire un determinato vuoto, per svolgere una certa funzione, per attuare un piano, per compiere alcune cose, e, se a queste cose aspirate interiormente, con determinazione e tenacia, prima o poi le realizzerete.

“L'uomo può volgersi dovunque, può intraprendere qualunque impresa, ma ritornerà sempre su quell'unica via che la natura gli ha prescritto”
                      Goethe

       Il problema sta dunque nell'individuare e nel volere questa vocazione. In tal senso, si deve volere ciò che si è, si deve volere il proprio destino. Se, facendo il vuoto interiore, identificate e volete ciò che vi è necessario, riuscirete ad ottenerlo come per magia: gli eventi volgeranno a vostro favore.
       Lo otterrete anche non facendo niente, anzi, proprio perché non farete... nient'altro.



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