Il
nichilismo, così come preannunciato da Nietzsche, è la caduta di ogni valore,
la fine di ogni scopo e, ovviamente, la “morte di Dio”. E in genere viene visto
dai nostri filosofi come una sciagura, una perdita irreparabile, tanto che
qualcuno è alla ricerca di nuovi valori “forti”, convinto che la gente,
poveretta, non possa vivere senza illusioni.
Ma i valori
che muoiono sono quelli che non erano fondati, semplici invenzioni della mente
umana, e il fatto che siano morti nella coscienza dei più è qualcosa di
positivo. Ci disfiamo di un po’ di parassiti.
Ma c’è un
senso di perdita, come se non potessimo vivere senza credere in miti e fandonie
varie.
Bisogna
invece imparare a vivere senza i paraocchi, guardando in faccio la realtà, senza
afferrarci a falsi valori e a fedi che evidentemente non avevano alcun
fondamento e sono crollate al primo soffio di vento come castelli di carte.
Dobbiamo
riappacificarci con il grande Vuoto, la fondamentale Vacuità (come direbbero i
buddhisti) di questo immenso universo, che in realtà è come un sogno, un
fantasma, un miraggio, una bolla di sapone che può scoppiare da un momento all’altro.
In fondo,
questa è la culla da cui veniamo.
La fine dei
sogni della mente umana è una grande liberazione, è l’uscita dal sogno, è l’inizio
del risveglio.
Tralasciando la metafisica, la religione ecc ecc io sono d'accordo con GIOVANNI PICO DELLA MIRANDOLA (1463-1494) che non smise mai di sottolineare con forza le infinite potenzialità umane(in cui ognuno può vederci il divino interiore o il riflesso dell'eterno ecc ecc; oppure "solo" le potenzialità dell'uomo)!Ecco su queste bisognerebbe avere fiducia o meglio FEDE!Saluti!
RispondiEliminaNei Vangeli troviamo scritto: “Io ho detto: voi siete dei!” (Gv10, 34). E, in Oriente Nisargadatta e l’Advaita Vedanta, ripetono: “Sei Dio, ma non lo sai!”
RispondiEliminaNoi siamo divini in quanto esseri consapevoli. Ma, invece di sviluppare al massimo le nostre potenzialità, sprechiamo le nostre energie a farci la guerra per la supremazia.