Nella
Bibbia troviamo scritto che Dio “plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò
nelle sue narici un alito di vita, e l’uomo divenne un essere vivente.” Sembra
che con questo l’uomo diventi anche intelligente ed autonomo. Ma non è così. Si
trova sì nel “paradiso terrestre” che
deve “coltivare e custodire”, ma ha una limitazione: può mangiare i frutti di
tutti gli alberi, ma non quelli dell’ “albero della conoscenza del bene e del
male”. Se lo farà, morirà.
Non
conoscendo la distinzione tra bene e male, è difficile immaginare che l’uomo
potesse essere autonomo: era più o meno un animale come tutti gli altri,
guidato più dall’istinto che dall’intelligenza. A questo punto interviene il
serpente che dice alla donna: “Non è vero che morirete! Anzi, Dio sa che,
quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio,
conoscendo il bene e il male”.
Mangiando
quei frutti, i due incominciano a capire la differenza tra il bene e il male ed
escono dall’incoscienza. Ma per gli autori del racconto, i sacerdoti, la
conoscenza è peccato e gli uomini devono rimanere nell’ignoranza. Quindi
trovano giusto che si scateni la collera e lo spirito vendicativo e punitivo di
Dio, che difatti maledice i due e dice: “Ecco, l’uomo è diventato come uno di
noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e
non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva sempre”.
Dunque, gli
alberi proibiti erano due: il primo dava la consapevolezza e il secondo l’immortalità.
Per la consapevolezza, ormai Dio non più fare niente, ma per l’immortalità può
ancora bloccare tutto, tant’è vero che, dopo aver cacciato i due, mette dei “cherubini
e la fiamma della spada folgorante per custodire la via all’albero della vita”.
Non è un
gran simpaticone. È geloso dell’uomo e vuole tenere gli uomini nell’ignoranza:
ha paura che diventino come lui, immortali.
Quindi l’uomo
diventa consapevole - ma a caro prezzo ed è ancora alla ricerca di ciò che quel
Dio-Tiranno gli ha negato. Di giorno in giorno acquisisce nuove conoscenze e si
allunga la vita. Però la meta è lontana.
Come si
vede. il Dio biblico, nemico della libertà umana, conserva per sé l’immortalità
e vuole che gli uomini muoiano tutti, in modo da poterli dominare e non subire
concorrenza. E noi – se crediamo nella Bibbia - sappiamo chi è il nostro nemico,
chi vuol tenerci sotto il suo potere.
Nessun commento:
Posta un commento