lunedì 6 gennaio 2020

La prevalenza del prepotente


Nella nostra cultura sembrava che l’omicidio fosse il più grave peccato, ma non è così: ci sono sempre le eccezioni. Se diventate capi di Stato, potete tranquillamente decidere chi uccidere. Così succede per esempio al Presidente americano o a quello israeliano che possono in ogni momento decidere chi far morire, senza che nessuno osi fiatare. Basta aver l’accorgimento di dichiarare che la persona o le persone uccise sono “terroristi”, nemici dello Stato.
Naturalmente le prove le portano loro: quello è un terrorista che complotta contro di noi e che potrebbe forse colpirci e, dunque, è meglio ucciderlo. I servizi segreti servono a questo.
Può darsi che sia così, ma può anche darsi che non sia vero e che l’assassinato sia semplicemente un avversario politico o militare, così come succede in Russia o in Turchia, e in mille altri paesi.
Su questo tema, le religioni all’improvviso tacciono. Anzi, spesso benedicono gli assassini. Se il capo di Stato si fa passare anche per difensore della fede, il gioco è fatto: avrà il consenso dei cittadini e dei religiosi.
Questo dimostra che la nostra morale non è assoluta e che il “diritto alla vita” non è uguale per tutti.
È la barbarie che sta in tutti, anche nelle nostre società che si dichiarano democratiche e liberali. È un riflesso della naturale distruttività umana, che risolve i problemi uccidendo gli individui.
Ma è soprattutto la prevalenza del bullo, del prepotente. In fondo il fascismo non è che questo: la selezione del bullo e del violento, che si fa capo di Stato. Il mite e il ragionevole non diventa con la forza capo di Stato o di governo. Il prepotente sì. E rimane al potere proprio perché piace a tanti, che non avrebbero il coraggio di fare altrettanto, ma apprezzano che ci sia qualcuno che lo faccia.
Ecco che cos’è in essenza il cosiddetto “uomo forte”: un bullo che si ammanta di nobili ragioni di Stato per ammazzare gli avversari e violentare chi non gli piace o chi non è d’accordo.
Anche noi ci incamminiamo su questa strada: stiamo cercando il prepotente che possa riportare l’ordine nel paese e faccia tacere gli oppositori e i nemici dello Stato – l’ordine della violenza. Del resto, abbiamo già una lunga tradizione di assassinii politici, di mafie e di una Chiesa che per secoli ha torturato e ucciso che la pensava diversamente.
In fondo anche Dio che cos'è nel nostro immaginario, se non il prepotente assoluto? Non solo non ti lascia libero di agire come vuoi, ma è pronto a punirti se non gli ubbidisci. Ed è lui che decide chi può vivere un po' più a lungo e chi deve essere ammazzato prima.

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