martedì 21 gennaio 2020

Cose effimere


Non ci piace mai l’idea di essere enti inconsistenti, fragili e impermanenti. Ma c’è una consolazione: che anche le cose brutte di noi, anche le tante sofferenze e malattie, devono finire.
Se tutto è un sogno, c’è poco da preoccuparsi. Se le cose non sono così serie, fisse e rigide, possiamo uscire dal morso dell’ansia e della paura.
Mi preoccupo perché so che morirò. Ma quando sarò morto, chi si preoccuperà? Io no, visto che l’io si sarà dissolto.
Quando ci chiudiamo e ci irrigidiamo nel nostro io, siamo già morti – di una morte più brutta di quella naturale. Siamo morti in vita!

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