La meditazione è capace di trasformare gli stati psichici. Se, per
esempio, mi addestro a lungo a rimanere calmo, distaccato e silenzioso
(soprattutto mentalmente), il mio stato d'animo generale assumerà a poco a poco
queste caratteristiche, con importanti cambiamenti fisiologici (abbassamento della
pressione, ecc.). Possiamo dunque influire su noi stessi.
Ma possiamo influire
sulla realtà che ci circonda?
Ora, dobbiamo capire
che il soggetto e l'oggetto sono separati solo per la mente dualistica, ma che
in realtà sono complementari, e quindi un tutt'uno. Lo stato che precede la
contrapposizione soggetto/oggetto è una condizione in cui c'è un processo, ma
non ancora i suoi due estremi: chiamiamolo «campo unificato».
Da questa intuizione
si intravede la possibilità di cambiare le cose. Ritornando infatti al «campo
unificato», si può cambiare il tipo di rapporto tra soggetto e oggetto.
Bisogna però abbassare
le pretese dell'ego facendo un passo indietro, ossia facendo quella sorta di
«vuoto mentale» che è in realtà un superamento del pensiero dualistico.
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