martedì 28 gennaio 2020

Il prezzo dell'anima


Se credevate che l'anima, essendo un principio spirituale, non dovesse rientrare nella logica commerciale ed economica, e non avesse per così dire nessun costo, né potesse o dovesse essere sottoposta al mercato del dare e dell'avere, insomma agli scambi di denaro, vi sbagliate. I nostri ineffabili preti sono capaci di incassare dalle Regioni ben cinquanta milioni di euro per la semplice assistenza alle anime negli ospedali. Forse vi illudevate che questo servizio facesse parte della loro missione, o che bastasse il miliardo e passa di euro che già la Chiesa riceve con l'otto per mille. Nient'affatto; se, quando siete gravemente ammalati in un ospedale, avete bisogno del conforto di un prete, sappiate che dovete pagare o che la Regione paga per voi - che è poi lo stesso.
       Lasciate dunque perdere queste religioni affamate di denaro. Datevi alla meditazione, che non costa nulla, che non vi assoggetta a nessuno, che non ricorre a discorsi stereotipati e che vi prepara ai momenti peggiori. Quale altro assistente cercate oltre a quello che avete già dentro di voi? Credete che un prete possa placare i vostri tormenti o togliervi il peso di ciò che avete o non avete fatto? Quello neppure Dio può farlo. Ormai fa parte del vostro karma, del vostro destino, e vi seguirà dappertutto.
       La cura dell'anima affidatela... all'anima. Lei sa già ciò di cui avete bisogno.
Solo per restare al cristianesimo, Gesù diede l’esempio cacciando i mercanti dal Tempio. Ma i suoi sedicenti seguaci, dimentichi di ogni spiritualità, si fanno pagare per le loro parvenze di servizi. Che credibilità possono avere? E quanto al Buddha, semplicemente aveva vietato l'uso del denaro.

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