Se credevate che l'anima, essendo un principio spirituale, non
dovesse rientrare nella logica commerciale ed economica, e non avesse per così
dire nessun costo, né potesse o dovesse essere sottoposta al mercato del dare e
dell'avere, insomma agli scambi di denaro, vi sbagliate. I nostri ineffabili
preti sono capaci di incassare dalle Regioni ben cinquanta milioni di euro per
la semplice assistenza alle anime negli ospedali. Forse vi illudevate che
questo servizio facesse parte della loro missione, o che bastasse il miliardo e
passa di euro che già la Chiesa riceve con l'otto per mille. Nient'affatto; se,
quando siete gravemente ammalati in un ospedale, avete bisogno del conforto di
un prete, sappiate che dovete pagare o che la Regione paga per voi - che è poi
lo stesso.
Lasciate dunque
perdere queste religioni affamate di denaro. Datevi alla meditazione, che non
costa nulla, che non vi assoggetta a nessuno, che non ricorre a discorsi
stereotipati e che vi prepara ai momenti peggiori. Quale altro assistente
cercate oltre a quello che avete già dentro di voi? Credete che un prete possa
placare i vostri tormenti o togliervi il peso di ciò che avete o non avete
fatto? Quello neppure Dio può farlo. Ormai fa parte del vostro karma, del
vostro destino, e vi seguirà dappertutto.
La cura dell'anima
affidatela... all'anima. Lei sa già ciò di cui avete bisogno.
Solo per restare al cristianesimo, Gesù diede l’esempio cacciando
i mercanti dal Tempio. Ma i suoi sedicenti seguaci, dimentichi di ogni
spiritualità, si fanno pagare per le loro parvenze di servizi. Che credibilità
possono avere? E quanto al Buddha, semplicemente aveva vietato l'uso del denaro.
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