sabato 31 gennaio 2015

OM

Mentre in Occidente i greci dissero che l’origine di tutto era il logos, san Giovanni aggiunse che era il Verbo, la Parola. In Oriente si individuò addirittura il suono originale e lo si pronunciò: OM!
OM non è dunque né un mantra né una spiegazione né una preghiera, ma il suono stesso del logos, la vibrazione originale, che continua a risuonare in tutto l’universo e nel fondo dell’uomo. Pronunciandolo, l’individuo si armonizza con l’Origine, si sintonizza con l’Uno, al di là di ogni comprensione razionale. Anzi, ogni tentativo di interpretazione lo porta subito lontano.
Mistica? Esempio di comprensione senza mente?
OM è il suono, d’accordo. Ma, attenzione, è anche il silenzio che lo precede e lo segue. Silenzio carico di “significato” per chi lo

sappia intendere. Perché è certo che, senza quel silenzio, il suono, come la musica, non potrebbe nemmeno essere. “Questa è la porta del mondo, che fa passare quelli che conoscono e ferma coloro che non conoscono” (Chandogya Upanishad).

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