Perché c’è la morte? La morte è necessaria?
Supponiamo che gli esseri viventi siano
immortali. Innanzitutto dovrebbero essere pochi, perché in questo mondo non ci
sarebbe posto per tutti. E, poi, questi esseri non avrebbero il senso della
vita, non potrebbero dire: “Io esisto”. Perché è proprio la morte che dà questa
sensazione.
Ma non potrebbero neppure dire: “Io sono”,
perché il senso dell’essere deriva proprio da quello del non essere.
E ci sarebbe anche un’altra questione: non
dovrebbero invecchiare, perché l’invecchiamento è un fenomeno di deterioramento
finalizzato alla morte. Dunque, non potrebbero cambiare. In sostanza, non dovrebbero
esistere né il divenire né il tempo. E, se non esistesse il tempo, non
esisterebbe neppure lo spazio che gli è collegato.
In conclusione, senza la morte, la vita sarebbe
sì eterna, ma non si distinguerebbe in molto da un nulla.
Ecco perché la morte è necessaria.
L’unica nostra speranza non è la vita eterna,
ma una vita lunga – non cento anni, ma mille e più. Non esistono alberi di
cinquemila anni?
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